Il libro mira a comprendere il fenomeno migratorio dalla Toscana al Brasile nel periodo della “grande immigrazione” (1875 – 1914), evidenziando il ruolo esercitato dai migranti toscani sui principali centri urbani coinvolti in un processo di espansione e modernizzazione esuberante, a partire dalla fine del XIX secolo. Le dinamiche migratorie hanno interessato principalmente l’area degli Appennini nord-occidentali della Toscana, un territorio caratterizzato da un’eccessiva frammentazione della proprietà terriera e segnato da un’antica tradizione di mobilità stagionale. Le motivazioni dell’emigrazione non erano legate esclusivamente alla fame o all’assoluta mancanza di lavoro. Nonostante il forte peso indubbiamente esercitato dagli intermediari, le scelte e le strategie familiari svolgevano un ruolo spesso determinante. Attraverso una scrupolosa indagine condotta tra gli archivi italiani e quelli brasiliani, lo studio analizza in profondità gli aspetti “relazionali” e la soggettività socioculturale di questo gruppo, che si è distinto in determinati settori commerciali e artigianali.
(Il libro sarà tradotto e pubblicato in Brasile nel 2022)
Antonio de Ruggiero – Professore di Storia presso la Pontifica Università Cattolica di Rio Grande do Sul (PUCRS). I suoi studi si concentrano in particolar modo sulla storia politica italiana (XIX e XX secolo) e sulla storia socioeconomica. Svolge e coordina ricerche sulla storia dell’immigrazione italiana in Brasile, prestando attenzione agli aspetti del transnazionalismo, del multiculturalismo, dell’immigrazione qualificata, del rapporto tra immigrazione e urbanizzazione, dell’immigrazione politica.
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