Costruito nel 1922 come residenza della famiglia di Oscar Rodrigues Alves, il palazzo è uno dei rari esempi ancora esistenti dell’epoca in cui gli imprenditori che raggiungevano la prosperità attraverso la produzione e il commercio del caffè sceglievano il quartiere di Higienópolis come luogo ideale per costruire la propria residenza.
Nel 1958 fu comprato dal governo italiano e fino al 1965 ospitò il Circolo Italiano di São Paolo, poi trasferitosi all’Edificio Italia.
Solo allora il Consolato Generale trovò sede nell’edificio, per poi essere trasferito, 40 anni dopo, in un grattacielo sull’Avenida Paulista.
L’idea del governo italiano, quindi, fu quella di trasformare il palazzo in un centro culturale dedito alla promozione della cultura italiana, ospitandovi l’Istituto Italiano di Cultura e, con esso, numerose attività: oltre ai corsi di lingua, eventi musicali, teatrali, espositivi, conferenze e seminari.
L’edificio, in classico stile francese, ha sede in un’area di 25 m di lunghezza e 83 metri di profondità; ospita un salone per 250 persone, una biblioteca e aule per corsi di lingua e cultura italiana.
Il palazzo di Avenida Higienópolis è sotto vincolo storico ed è considerato patrimonio della città.
Per questo motivo, non può subire cambiamenti strutturali, senza l’approvazione preliminare da parte delle istituzioni preposte al controllo degli immobili storici.